lunedì 4 marzo 2019

GIALLO E CUCINA - RECENSIONE











DI MASSIMO GHINI




Lo stile di scrittura dell’autore è molto diretto e immediato soprattutto nei dialoghi e nella descrizione dei pensieri dei personaggi, qui Nerozzi sposa la soluzione dell’aderenza il più possibile alla realtà salvo poi, soprattutto nei frangenti legati ai fatti di sangue, catapultare il lettore in un mondo da sogno che dà effettivamente l’idea del perché Carlo Lucarelli lo abbia ribattezzato ‘il poeta del brivido’. Mentre leggevo certi passaggi mi sentivo come il bambino protagonista di un video musicale che cade dal proprio letto e continua a cadere nel vuoto per poi ritrovarsi nel nulla…
                     ...
L’autore lungo il corso della lettura ci porta dove vuole, in un gioco di ombre, fino alla scoperta finale dell’assassino in uno splendido omaggio a Stephen King e al suo ‘Shining’, tra hotel disabitati, labirinti e tanta follia!





Nessun commento:

Posta un commento